La mostra Circular Tragedy di Jacopo Koning fonde elementi digitali e disegni a mano per analizzare il caos della realtà contemporanea. Attraverso un linguaggio artistico ispirato al Dadaismo e al Surrealismo, Koning sfida le norme consolidate, esponendo la natura ciclica e contraddittoria dell’esistenza moderna. Un viaggio tra arte, ironia e riflessione critica sulla società iperstimolata di oggi.

Circular Tragedy
A cura di Bianca Rafaelle e Jacopo Koning

Jacopo Koning presenta una collezione eterogenea di opere che incarnano la sua filosofia artistica: abbracciare l’assurdità della vita moderna e rifiutare la conformità – l’anti-normalizzazione. La sua mostra Circular Tragedy (2025) fonde elementi digitali e disegni a mano per esplorare ulteriormente il caos della realtà contemporanea. Il lavoro di Koning smantella le strutture convenzionali, enfatizzando il caos e la distorsione in risposta a un mondo frammentato.

Rifiutando le norme stabilite, le opere di Koning affrontano il sovraccarico di contenuti, l’influenza pervasiva dei social media e le divisioni causate dall’estremismo politico. La sua arte sfida la natura ciclica e contraddittoria dell’esistenza moderna, in cui la sovrastimolazione altera le nostre percezioni e distorce la realtà. Ispirandosi al Dadaismo e al Surrealismo, la mostra invita gli spettatori a esaminare criticamente la natura delle norme in un’epoca in cui queste vengono spesso manipolate o diluite da forze esterne.

Koning spinge i confini dell’arte creando un nuovo linguaggio espressivo. Le sue opere rendono omaggio all’umorismo, infondendo arguzia e ironia nel processo artistico. La mostra invita il pubblico in uno spazio in cui il caos non solo è accettato, ma abbracciato come una forma legittima di espressione. La tragedia rappresentata non è lineare, ma cinica, esortandoci a riflettere sul nostro posto in un mondo in continuo mutamento e a mettere in discussione le forze che plasmano la nostra realtà.

Babaismo

Definito come New Age Dadaism, il Babaismo trae riferimenti dal movimento dadaista originale nato nel 1915. Il Dadaismo emerse come una risposta artistica al trauma della Prima Guerra Mondiale, abbracciando elementi insensati e assurdi come rifiuto della razionalità che aveva condotto a un conflitto così devastante.

Oggi, Jacopo Koning ci invita a connetterci con l’inconscio e a sfruttare lo stato mentale liminale. Così come la Prima Guerra Mondiale traumatizzò la generazione dei dadaisti originali, Koning crede che la generazione attuale abbia vissuto il proprio trauma collettivo attraverso la pandemia del 2020. Questa esperienza condivisa, combinata con il panorama tecnologico senza precedenti, ha trasformato radicalmente il modo in cui questa generazione reagisce al mondo e come lo traduce nella creazione di contenuti (come meme e video surreali).

Koning rende omaggio all’assurdità e alle espressioni no-sense che caratterizzavano il Dadaismo originale, riportando questo approccio con una rinnovata rilevanza per il nostro tempo.

Forgiando una nuova ondata di espressione che sfida i confini stabiliti, Koning mira a creare un linguaggio artistico inedito—uno che riconosca il nostro trauma collettivo pur spingendo oltre i limiti dell’arte contemporanea. Il Babaismo si erge sia come tributo allo spirito rivoluzionario del Dadaismo, sia come un’affermazione audace su come l’arte possa rispondere alle sfide uniche del nostro presente.